Bruno Pizzul si gode una meritata pensione, ma c’è un’incredibile storia che lo lega a un finalista mondiale e assoluto protagonista del calcio italiano.
Tra le voci più storiche del nostro sport, Bruno Pizzul è sempre stato un protagonista anche in una veste insospettabile, c’è una vicenda che lo coinvolge e lo lega a un grande campione del passato.
Le telecronache della Nazionale italiana hanno avuto per anni uno stile unico e inconfondibile. Quello che oggi viene chiamato mood, in passato era un marchio di fabbrica, riconoscibile anche a distanza per modulazioni e pause ben calibrate. Bruno Pizzul è stato il cantore dell’Italia ai mondiali, ma anche protagonista in casa Rai di tante altre telecronache ed eventi storici nel mondo del calcio.
Il friulano è ancora oggi un personaggio molto amato, le sue ospitate sono sempre molto seguite. Ma c’è un episodio davvero curioso che emerge dal calcio del passato, quando addirittura Bruno Pizzul si impose a sorpresa su un finalista mondiale, spiazzando tutti.
Pizzul, una rivalsa verso un campione
L’esordio da telecronista fu ai mondiali del 1970, quelli in Messico e che passarono alla storia per un 4-3 leggendario tra Italia e Germania Ovest. Proprio con uno dei protagonisti di quella gara c’è un episodio che non tutti conoscono e, a distanza di anni, fa senza dubbio sorridere. Bruno Pizzul, prima di diventare un giornalista professionista, era un giovane calciatore e anche abbastanza promettente. Tanto da aver soffiato il posto al Catania al ben più celebre (come difensore) Tarcisio Burgnich. Una storia incredibile avvenuta prima degli anni Sessanta quando Pizzul vinse il provino decisivo per trasferirsi ai rossoblù siciliani, soffiando così la chance all’altro difensore friulano.
Una storia decisamente incredibile, Pizzul fu preferito a un centrale che poi definirono come “Roccia” nel corso del tempo. Militò nel Catania, nell’Ischia e nell’Udinese, mentre Burgnich dichiarò in una intervista di qualche tempo fa di non essersela presa più di tanto: fu ingaggiato dalla Juve e da lì spiccò il volo in campo.
Le carriere andarono decisamente in maniera diversa nel corso del tempo. Pizzul lasciò l’attività agonistica ben presto per un infortunio, vincendo il concorso per voci nuove e diventando un pilastro della Nazionale, seppur davanti al microfono. Burgnich invece divenne un punto di riferimento per l’Italia in campo, tanto da segnare uno dei suoi rarissimi gol nella gara già citata a Città del Messico. Il compianto ex difensore e allenatore fu soprattutto protagonista nell’Inter di Helenio Herrera, e ricordava sempre con piacere quell’episodio.