Il simbolo di sfottò esposto a San Siro ha creato una divisione tra gli utenti del web. Per alcuni è stata una genialata, per altri un chiaro fenomeno di razzismo
Il primo atto del quarto di finale di Champions League tra Milan e Napoli se lo sono aggiudicati i rossoneri di Stefano Pioli. Una vittoria di misura, per 1-0, e che non basta a decretare una favorita in vista del ritorno allo stadio Maradona. Il match di San Siro è stato emozionante sotto ogni aspetto. I protagonisti in campo hanno fatto il loro dovere, ma anche l’atmosfera è stata da brividi.
A partire dalla maxi coreografia prima del fischio d’inizio. I tifosi milanisti si sono impegnati al meglio per realizzare una cornice spettacolare. Si è sollevata sugli spalti l’immagine di un diavolo tenente per il collo il pulcinella napoletano. Chiara metafora di ciò che i sostenitori rossonero desideravano per quella gara: un Milan che comandava il gioco e la gara come fatto al Maradona nel match di campionato di pochi giorni fa.
Ma non soltanto. Ad infiammare l’ambiente campanilistico sugli spalti c’è stato uno striscione particolare esposto dai tifosi del Milan, che ha fatto parecchio discutere e che ha creato delle divisioni nel mondo social. Scopriamo di cosa si tratta e i motivi delle controversie che ha creato.
Milan-Napoli, striscione galeotto: gli utenti si dividono
In un settore di San Siro è comparso nel corso di Milan-Napoli uno striscione bianco con su scritto “Via Raffaele Stasi 40/46 (NA)”. La dicitura fa chiaramente riferimento ad una via della città di Napoli, ma per quale motivo? A quell’indirizzo risiede un negozio di ACQUA E SAPONE, famosa catena del Sud Italia di prodotti sanitari. Ormai, il nome del negozio viene usato da anni dai tifosi delle squadre del Nord come sfottò chiaro nei confronti di quelli del Napoli, additati di scarsa pulizia. Nello specifico, c’è un coro storico anti-napoletano che cita appunto ACQUA E SAPONE.
La foto dello striscione ha cominciato a circolare sui social e sul web in pochissimo tempo, creando un certo clamore. Migliaia e migliaia di utenti hanno commentato lo sfottò dei tifosi milanisti. Alcuni lo hanno definito campanilismo geniale, dato che lo sfottò è camuffato ma se approfondito è diretto ed esplicito. Altri utenti, invece, hanno tratto il peggio da quello striscione, accusando i fan milanisti di razzismo.
La disputa è ancora aperta ed è certamente complicato giudicare il fatto senza cadere in favoritismi, soprattutto se a parlare sono i tifosi. Ma di sfottò negli stadi se ne vedono e se ne sentono parecchi da sempre. Il tifo è un fenomeno sociale che dalla sua nascita prevede lo scontro di idee e anche di beceri insulti. Dato il contesto, la definizione di razzismo può sembrare esagerata. C’è sicuramente una demarcazione sociale, ma la linea tra sfottò e razzismo non sembra così sottile.