Il dirigente meneghino ha parlato pochi minuti prima del fischio d’inizio di Benfica-Inter: parole chiare su Simone Inzaghi
Attesa a dare un segnale di risveglio nelle Coppe – competizioni nelle quali la squadra nerazzurra dà oggettivamente il meglio di sé – dopo la caduta libera che sta subendo in campionato (solo un punto conquistato nelle ultime quattro gare), l’Inter non ha fallito la sua missione. Il ‘Da Luz’ di Lisbona è stato espugnato per 0-2 con una prestazione ai limiti della perfezione. Merito degli interpreti in campo, certo, ma anche del tecnico Simone Inzaghi, che ha preparato in modo ottimale la sfida.
Già, Inzaghi. Proprio lo stesso che fino a poche ore dalla gara contro i lusitani qualcuno aveva indicato come a rischio non solo in vista del prossimo anno (la sua destituzione sembra comunque quasi certa), ma financo per le restanti gare di una stagione che, almeno per i nerazzurri, può definirsi quantomeno altalenante. Oppure semplicemente ‘pazza’, come l’aggettivo associato all’Inter in uno degli inni suonati a San Siro negli utlimi anni per la Beneamata.
Marotta sul futuro di Inzaghi: previsione azzeccata
A tranquillizzare il tecnico e, chissà, forse a far capire a tutti che si sarebbe proseguiti con la stessa guida in panchina per lo meno fino alla fine di questa stagione, ci ha pensato il sempre loquace Giuseppe Marotta. Intervenuto come di consueto nel pre-partita di ogni gara imporatante, il dirigente meneghino è stato più che chiaro sulla posizione della società nei confronti dell’allenatore.
“Inzaghi resta assolutamente fino alla fine della stagione: non è sul banco degli imputati. Quest’annata ci sta vedendo protagonisti, forse non in campionato, dove non ci siamo riusciti, ma non è colpa dell’allenatore e non va a suo discapito. Per una grande società è importante la continuità in tutte le competizioni”. Parole dunque più che chiare, corroborate in qualche modo dalla successiva prestazione della squadra, capace di una vera e propria impresa su un campo dove Juve e PSG avevano sofferto tantissimo.
Se dunque le parole dell’ex Dg della Juve sono state di buon auspicio nell’immediato, restano però dei punti interrogativi enormi per il futuro. Recentemente il club ha lasciato intendere, sebbene non attraverso i canali ufficiali, che Inzaghi è chiamato a raggiungere la finale di Istanbul se vuole avere qualche speranza di essere confermato in vista del prossimo anno.
Il tutto dovrebbe però essere accompagnato da un piazzamento tra le prime quattro in campionato. Conditio sine qua non per una partecipazione alla prossima Champions, fonte di introiti importantissimi e vero termometro della capacità di movimento sul mercato della dirigenza nerazzurra.