Grande impresa per l’Inter in Champions League contro il Benfica: la squadra nerazzurra ha ipotecato la semifinale e ha vissuto anche una clamorosa prima volta nella manifestazione, grazie al gol messo a segno da Barella.
C’è sempre, o quasi, una prima volta nella vita. Nella notte della grande impresa europea, nella notte del ritorno dell’Inter tra le stelle, nella notte in cui l’intero continente è tornato a inginocchiarsi davanti allo strapotere dei nerazzurri in casa di una delle squadre più in forma di questa stagione, un uomo in particolare ha vissuto una prima volta clamorosa.
Un inedito che ha reso ancora più emozionante e speciale il successo ottenuto in una serata che nessun tifoso interista potrà mai dimenticare. Sono tanti i temi che la vittoria del Da Luz lascia in eredità all’ambiente nerazzurro. Nonostante i troppi passi falsi in campionato, la squadra ha dimostrato ancora una volta tutta la sua qualità e solidità. Il calcio proposto da Inzaghi, in certe occasioni, è addirittura letale. L’organico si è rivelato all’altezza della situazione, e forse questo fa aumentare anche di più i rimpianti.
C’è poi la rinascita di Lukaku, protagonista part time ma sempre decisivo, almeno dal dischetto, come già a Torino. E c’è soprattutto il ritorno ad altissimi livelli di uno dei pilastri di questa rosa, un calciatore che ieri si è tolto una delle più grandi soddisfazioni della sua carriera, mettendo a segno un gol dal sapore addirittura storico.
Che la rete di un redivivo Niccolò Barella sia di quelle che possono lasciare un segno indelebile in una stagione, cambiando definitivamente la storia anche in un’annata in cui le delusioni non sono mancate, è evidente.
Dall’1-0 messo a segno dal calciatore ex Cagliari è come sia iniziata una nuova stagione per l’Inter, pronta di qui in avanti a far suo ogni traguardo ancora possibile. Ma anche a livello personale quella rete, per Barella, significa e significherà davvero tanto. Per lui è infatti una primizia impossibile da dimenticare.
Che il mediano campione d’Europa con la Nazionale di Mancini sia un calciatore totale, in grado di fare la differenza anche in zona gol, è evidente e lo sappiamo bene. Quello della serata di Lisbona non è stato infatti il suo primo gol in Europa, né in Champions.
Tuttavia, mai nella sua storia nerazzurra il centrocampista era riuscito a segnare, in qualsiasi competizione, di testa. Complice un’altezza non certo da cestista, l’ex Cagliari non ha infatti in questo fondamentale il suo punto di forza. Ma è anche per questo che il gol messo a segno contro il Benfica assume quasi i contorni della magia. La vera ciliegina sulla torta di una serata che potrebbe cambiare per sempre la sua vita professionale.
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