Il tecnico delle Merengues non le manda a dire alla classe arbitrale: anche in Spagna s’infiamma la polemica sul VAR
Una stagione ‘strana’, altalenante, fatta di grandi successi ma anche di cocenti delusioni. E di inaspetatte battute d’arresto. Ma che potrebbe ancora portare altri due trofei nell’immensa bacheca della Casa Blanca.
Tutto questo è il Real Madrid targato Carlo Ancelotti nell’annata 2022/23. Una stagione iniziata con la vittoria della Supercoppa Europea, alla quale mesi dopo è seguita l’affermazione nel Mondiale per club, ma che quasi certamente non vedrà la vittoria delle Merengues nelle Liga, ormai nelle mani del Barcellona.
Il tecnico di Reggiolo, pur avendo irrimediabilmente perso terreno in campionato, è già in finale di Copa del Rey. Oltre ad essere in corsa per il trofeo tradizionalmente di ‘casa’ dalle parti di Concha Espina: la coppa dalle grandi orecchie, che vede gli spagnoli impegnati in quarti di finale contro il Chelsea.
La Liga però è un nervo abbastanza scoperto a casa Real: quanto accaduto nello scontro diretto del Camp Nou del 19 marzo – quando il VAR annullò il gol dell’1-2 di Asensio salvo poi non intervenire su un contatto più che sospetto di Lewandowski su Carvajal in occasione del poi definitvo 2-1 di Franck Kessie – è forse alla base dell’ultima esternazione di Re Carlo. Che non le ha certo mandate a dire alla classe arbitrale. Iberica e non solo.
“Devo dire la verità, non sono molto contento di come viene applicato il VAR: in molte occasioni ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, vi si ricorre troppo spesso. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione. Il tempo effettivo potrebbe essere un’idea per evitare questi maxi-recuperi“, ha tuonato il tecnico di Reggiolo, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Fin troppo facile, dunque, pensare che Ancelotti si riferisca a quanto accaduto a Barcellona. Ma anche nell’ultima gara interna di campionato, quella persa dalla sua squadra contro il Villarreal, che ha visto un’altra rete annullata alla sua squadra per l’intervento dello stesso VAR.
In Spagna la polemica arbitrale, all’ordine del giorno per quanto riguarda Barcellona e Real, è divampata in occasione della gara d’andata della semifinale di Copa del Rey tra le due grandi rivali. Tra placcaggi blaugrana non sanzionati, entrate ‘assassine’ degli ospiti, gomitate e quant’altro, Merengues e Culé hanno dato vita ad una sorta di ‘corrida’ senza che il direttore di gara intervenisse sanzionando a livello disciplinare i calciatori. La doppia contesa ha visto poi prevalere il Real, che al ritorno ha inflitto un sonoro 0-4 ai catalani, ma a Madrid nessuno ha dimenticato il trattamento ricevuto tra le mura amiche.
“Nel campionato della regolarità, non siamo riusciti ad avere la continuità del Barcellona. Il calendario è assurdo e anche lì bisognerebbe fare qualcosa“, ha poi comunque concluso Ancelotti dimostrando di respingere l’idea dell’alibi arbitrale per giustifcare la probabilissima mancata vittoria finale della Liga.
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