Nonostante l’addio al Milan non sia stato dei migliori, Gianluigi Donnarumma è ufficialmente entrato nella storia del club: ecco la classifica che infiamma i tifosi.
Da potenziale bandiera a traditore. Con il passaggio a parametro zero al Psg nell’estate del 2021 Gianluigi Donnarumma ha deluso le aspettative di tutti. E adesso è uno dei più bersagliati dalla tifoseria rossonera.
Se c’è un giocatore che i tifosi del Milan pensavano di rimpiangere e che invece in questo momento non riprenderebbero mai è sicuramente Donnarumma. Il campano classe ’99, dopo l’esordio con Sinisa Mihajlovic nella stagione 2015/16, era considerato da tutti il vero incedibile della squadra, colui che sarebbe diventato come Buffon per la Juventus la bandiera del club.
E invece il suo comportamento non è stato certo dei migliori. Oltre a decidere di andare via non ha fatto guadagnare neanche un euro alla squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Un tradimento che i rossoneri non hanno ancora dimenticato ma che hanno saputo superare grazie all’incredibile rendimento di Mike Maignan nelle ultime due stagioni.
Eppure c’è qualcuno che non la pensa così e che ha inserito Donnarumma addirittura nella migliore rosa all time dei rossoneri. Si tratta di ChatGPT, l’intelligenza artificiale che sta prendendo piede negli ultimi tempi e le cui risposte rispecchierebbero nel modo più fedele possibile quelle degli umani.
La formazione è stilata sulla base di alcuni criteri quali le performance, i successi e l’impatto avuto. E il portiere attualmente in forza al PSG è stato scelto insieme ad altre dieci leggende che hanno fatto la storia del club.
Preferito anche a estremi difensori del calibro di Sebastiano Rossi e Nelson Dida, Donnarumma dirige una difesa composta da Mauro Tassotti, Alessandro Nesta, Franco Baresi e dallo storico capitano e attuale direttore tecnico rossonero Paolo Maldini. In mezzo al campo spazio a Frank Rijkaard, Andrea Pirlo e Clarence Seedorf; mentre sulla trequarti Dejan Savicevic a ispirare un attacco a due composto da Pippo Inzaghi e Marco Van Basten.
Chiaramente la storia del Milan è composta da ben più di undici campioni, e questo è il motivo per il quale per forza di cose sono stati esclusi giocatori del calibro di Gullit, Kakà, Shevchenko, Ibrahimovic e tantissimi altri che avrebbero meritato di far parte di questa formazione. A difesa di Donnarumma c’è da dire che probabilmente, con davanti una squadra simile, pochi portieri riuscirebbero a fare brutte prestazioni.
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