Il Milan ha raggiunto i quarti di Champions a 11 anni di distanza dall’ultima volta. Chi giocava in quella grande squadra? Un calciatore è ancora nella rosa dei rossoneri!
Da un grande Milan a un altro. Dopo undici anni la squadra rossonera è riuscita a qualificarsi di nuovo ai quarti di Champion League, la più importante manifestazione per club al mondo. Una grande impresa per Pioli e i suoi. Ma una grande impresa fu anche quella della stagione 2011/12, firmata dal Milan di Max Allegri. Quella squadra riuscì infatti a eliminare agli ottavi l’Arsenal, per poi cadere solo contro il Barcellona. Ricordi chi indossava in quella stagione la maglia rossonera? Incredibile ma vero, uno di quegli eroi è ancora presente nella rosa attuale!
Se quello che stiamo applaudendo in queste stagioni è un Milan campione d’Italia e ricco di grandi giocatori, quello di allora era forse l’ultimo vero grande Milan. In quella rosa figuravano infatti alcuni giocatori simbolo di un’epoca per il Diavolo. Tra i pali, ad esempio, c’era Christian Abbiati, portiere che, nel bene e nel male, è stato a lungo un pilastro della squadra.
La linea a quattro della difesa era formata da due terzini di grande corsa, come Ignazio Abate e Luca Antonini, e da un muro difensivo formato da Philippe Mexes e da un campione del mondo, Alessandro Nesta, oggi allenatore e opinionista proprio nelle gare di Champions. Una vera leggenda, proprio come altri suoi colleghi dal centrocampo in avanti.
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Dai quarti ai quarti: ecco l’unico reduce di una squadra da Champions
Se la difesa era comunque importante, dalla metà campo in poi la squadra di Allegri poteva contare su alcuni nomi davvero di altissimo livello. C’era ad esempio Massimo Ambrosini, anima rossonera, un calciatore dalla generosità immensa. Generoso era anche Antonio Nocerino, che grazie a un suo compagno di squadra si scoprì in quegli anni goleador. E c’era poi a completare il reparto la potenza di Kevin-Prince Boateng e la classe immensa e ineguagliabile di Clarence Seedorf.
E in attacco? I titolari di quella grande squadra erano i due ultimi grandi colpi del condor Galliani: Robinho e Zlatan Ibrahimovic. Il primo garantiva alla squadra quella rapidità nello stretto, la fantasia e la qualità tipica dei migliori brasiliani. Il secondo era, in quel momento, uno dei giocatori più forti al mondo.
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Un calciatore totale che oggi è diventato il trait d’union tra quel Milan storico, che di soddisfazioni al popolo rossonero ne regalò molte, e questo Milan, in grado di emozionare tutti i tifosi con la solidità messa in mostra al Tottenham Hospur Stadium. Una solidità che, oggi come oggi, non può far sognare anche qualcosa di più di un passaggio ai quarti…