Il Milan torna sconfitto dalla trasferta di Firenze, battuta d’arresto che proprio non ci voleva, ma i rossoneri hanno ragione di infuriarsi.
Tutto quanto ha preceduto l’incontro del 4 marzo contro il Milan, resterà per sempre a Firenze e resterà per tutti gli appassionati di calcio. Tanta bellezza, fino a quel commovente minuto 13, dove il ricordo di Davide Astori per un attimo ha unito tifoserie e calciatori in campo. Un ricordo che era iniziato già in settimana, dove abbiamo assistito anche alle belle parole del fratello del calciatore, nei confronti di Stefano Pioli.
Poi, il campo. E lì il Milan ha subito una sonora lezione, proprio nel momento della stagione in cui la ripresa sembrava ultimata e c’è bisogno di tanta consapevolezza di se stessi per andare ad affrontare una brutta trasferta in Champions League come quella di Londra. Insomma, se il calendario lì non ci avesse messo proprio il ‘Franchi’, forse sarebbe stato meglio. Fiorentina che, si sa, è sempre una squadra ostica da affrontare, ma dati alla mano, i rossoneri hanno anche una ragione in più per arrabbiarsi.
Il Milan è solo il primo della stagione
Anche con se stessi, certo, perché in fondo le disattenzioni, anche se poche, le hanno comunque compiute gli stessi calciatori del Milan. Una su tutte, dopo un’ottima gara, quella del rigore poi trasformato da Nico Gonzalez, che ha trasformato il giudizio sulla prestazione di Fikayo Tomori. Oggi, i rossoneri sanno di doversela solo mettere alle spalle senza pensarci, quella trasferta dove si doveva fare meglio.
Il perché è presto detto: la Fiorentina in questa stagione non aveva mai battuto una big italiana. Nemmeno una. Al massimo ha strappato qualche pari, ma di vittorie, tra sfortuna e demeriti, non ne erano mai arrivate. Lo score adesso vede soltanto la casella dei successi alzarsi ad uno, quella appunto, contro i rossoneri. Tranne che per l’Europa, questa non sembrerebbe affatto una stagione destinata ad entrare nella storia della Viola, ed infatti, adesso andiamo a capire cosa è successo fino a ieri.
Gli uomini di Italiano hanno giocato una sola gara contro il Napoli, strappando un bel pareggio. Con la Juventus invece, un pari e una sconfitta e così, pure con la Lazio. All’andata con l’Inter una disfatta piena di reti, una partita persa anche con la Roma e poi proprio con i rossoneri. Insomma, una squadra che non aveva ancora superato gli esami più pesanti e che invece, ci è riuscita solo a marzo, nel match che tutti conosciamo.