Un grande ex rossonero apre le porte al ritorno al Milan: a distanza di diversi anni dal suo addio, l’attaccante non nasconde il suo desiderio di vestire ancora la maglia del Diavolo.
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“, cantava Antonello Venditti un po’ di anni fa. Per l’occasione, potremmo parafrasarlo dicendo che certi amori fanno dei giri immensi e vorrebbero ritornare, senza avere però alcuna certezza. Come l’amore di un grande ex calciatore del Milan per questa maglia. Un attaccante straordinario che ha abbracciato la causa rossonera da giovanissimo, e che ha dovuto abbandonarla, suo malgrado, solo per gli infortuni che hanno pesato in maniera grande sulla sua carriera.
Stiamo parlando ovviamente di Alexandre Pato, per certi versi il talento più grande e sprecato passato tra le fila del Milan nell’epoca Berlusconi. E non sprecato per colpe sue, o perlomeno non solo per colpe sue. A minare gravemente la sua avventura rossonera furono infatti i troppi stop, infortuni che lo portarono a diventare negli ultimi anni della sua avventura milanista un lontano parente di quell’imprevedibile campioncino che fece impazzire l’Europa intera tra 2008 e 2011.
Al di là delle difficoltà fisiche, il suo impatto resta però importante nella storia del club. Perché 63 gol in 150 presenze non sono numeri che tutti hanno potuto raggiungere con questa maglia. Ed è anche per questo che la sua autocandidatura non può non far sciogliere il cuore, in qualche modo, a tutti i veri tifosi rossoneri.
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Il “papero” vuole tornare: Pato manda un messaggio al Milan
“Amo il Milan, mi ha dato tanto. Mi piace molto la Serie A e l’Italia mi manca“, ha confessato Pato ai microfoni di Tuttomercatoweb, aggiungendo: “Non so cosa mi riserverà il futuro, ma le porte a un mio ritorno sono certamente aperte“. Una clamorosa autocandidatura rafforzata dal suo paragone con un suo ex compagno di squadra, Ibrahimovic: “Se ha passato i 40 anni e sta bene lì c’è un motivo“.
Un attacco di nostalgia, da parte di Pato. E non potrebbe essere altrimenti. Il suo ragionamento, d’altronde, è anche abbastanza lineare. Se Ibra a 40 anni suonati ha fatto ciò che ha fatto, lui che deve compiere ancora 34 anni in teoria ha ancora davanti una bella fetta di carriera. I dubbi però sono tanti. Anche se afferma di essere in buona forma in questo momento, il ‘papero’ negli ultimi anni non si è misurato proprio con campionati particolarmente probanti.
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Dopo aver abbandonato i colori rossoneri ha infatti girovagato per il mondo, passando dal Corinthians al San Paolo, dal Chelsea al Villarreal, dal Tianjin Quanjian di nuovo al San Paolo per poi volare in MLS, agli Orlando City, dove ha giocato nelle ultime due stagioni collezionando 4 gol in 32 presenze. Bottino non esaltante. Di fatto, la sua ultima, vera, grande annata risale al 2018, quando mise insieme 19 gol in 34 partite. Ma nel campionato cinese, che non è certo la Premier. Insomma, più che una scommessa sarebbe una vera follia per il Milan puntare ancora su Pato. Ma nel calcio, si sa, nulla è impossibile, e al cuor non si comanda. In ogni caso gli auguriamo di poter vivere una parte finale di carriera adatta a un calciatore del suo talento.