Il Talento belga Charles De Ketelaere, partito titolare a Firenze, ha fallito un’altra volta, l’occasione per far vedere realmente quello che vale…
Nell’intervista pre-gara, si è fatto anche apprezzare per aver voluto parlare in italiano, il quasi ventiduenne, Charles De Ketelaere. Arrivato da pochi mesi in Italia, dal fiammingo è passato subito a voler spiegare le proprie intenzioni davanti alle telecamere, mettendoci non solo la faccia, ma anche la voce. Ed ha parlato proprio di nuove opportunità, sapendo che quello era un momento davvero importante.
Per lui, Del Piero ha persino scomodato un gran paragone, certamente non è l’unico a dire di dover aspettare, ma c’è un dato di fatto e cioè che adesso i rossoneri hanno bisogno di punti e quindi di sicurezze e certo, il rallentamento del belga non aiuta. Ci si mette anche un prezzo del cartellino non basso, a gravare sulle spalle del povero ragazzo che certamente la pressione la starà avvertendo.
Sostituito De Ketelaere e il Milan va in gol
Però, a dirla proprio tutta, anche lo stesso Charles non sembrerebbe voler spaccare il mondo. Insomma, contro la Fiorentina, vuoi le squalifiche e l’improvviso stop di Brahim Diaz, si è ritrovato a poter giocare dal 1′ e dimostrare finalmente a tutti che si sbagliavano. No, non ci è riuscito e forse la sorte non girava neanche dalla sua, però un po’ la fortuna i campioni, se la tirano anche a sé.
Nel senso che proporre cinque giocate in tutta la gara, è certamente diverso dal farne anche quindici. Ed il trequartista belga ha spesso vagato per il campo senza trovare né una palla da potergli servire, né la fiducia quindi, dei compagni. Sprazzi, il talento c’è ed i piedi pure, ma solo sprazzi. Certo, non è stato fortunato perché basta che un compagno trasformi in gol una palla giusta e si diventa assist-man, ma, appunto, bisogna anche darne di più.
La sua opportunità è durata pure 83 minuti, non proprio pochi spiccioli di gara, mentre un altro ha fatto meglio in pochissimo tempo. Infatti, quando il classe 2000, Yacine Adli ha avuto la sua chance, una cosa l’ha fatta. Pochi palloni toccati, ma l’ultimo è stato l’apripista dell’azione del gol. Lui trova Saelemaekers smarcato, con il belga che poi fa assist per Theo. Sembra poco, ma in rapporto a quanto avuto da De Ketelaere, se ci si riflette, non lo è.