Un ex rossonero ammette di sentire una grande nostalgia per il Milan: le dichiarazioni d’amore di un giocatore che avrebbe potuto dare molto di più.
Chi lascia il Milan potrebbe anche sapere a cosa va incontro, ma non riesce a capire cosa perde, a cosa sta rinunciando. Ci si accorge spesso troppo tardi della grandezza del club rossonero, quando ormai le strade si sono separate, ed è per questo che molti giocatori, anche non particolarmente fortunati con la maglia del Diavolo, finiscono spesso per rimpiangere i loro anni rossoneri. Lo sa bene anche un grande ex insospettabile, visto che altrove ha fatto sicuramente molto meglio.
Ci sono grandi giocatori che non riescono a imporsi in un ambiente importante e competitivo come quello milanista, nonostante a Milanello e a San Siro si respiri la storia del grande calcio, di quello che porta con sé il peso di trionfi straordinari non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo.
Perché per vestire maglie del genere non bastano le grandi qualità tecniche, non bastano i numeri, non basta nemmeno quel pizzico di strafottenza tipica di alcuni importanti calciatori. Serve passione, serve rispetto, servono grandi capacità umane per poter indossare la casacca rossonera, e forse solo quando si è più maturi si capisce cosa vuol dire giocare per il Milan, come capitato a questo grande ex rossonero.
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Parole d’amore per l’ex milanista: uno spiraglio di mercato
Oggi il Milan è la squadra campione d’Italia in carica e si è rimessa stabilmente tra le grandi del calcio europeo, ma c’è stato un periodo, non molto tempo fa, in cui i rossoneri avevano perso la brillantezza. Mancavano i risultati, e nemmeno giocatori d’esperienza come Bonucci, forse poco adatti a un ambiente come quello milanista, riuscivano a far scattare qualcosa nella mentalità di un gruppo in difficoltà.
In quegli anni difficili era complicato emergere, anche se si possedevano già qualità importanti. Serviva forse un pizzico di malizia in più, quella mancata al portoghese André Silva, arrivato al Milan come uno degli astri nascenti del calcio mondiale ma esploso, e non definitivamente, solo qualche anno dopo, con la maglia dell’Eintracht Francoforte.
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10 gol in 40 presenze nella sua unica stagione milanista sulla carta rappresentano un bottino non indifferente. Il fatto che di questi dieci 8 fossero però stati messi a segno in Europa League non ha certo aiutato Silva a farsi apprezzare dal popolo rossonero, ed è forse anche per questo che il suo addio non fece male a nessuno.
Dalla sua cessione sono passati ormai quattro anni, e nel frattempo l’attaccante è riuscito a far vedere in Bundesliga tutte le sue qualità. Resta però un pizzico di rammarico per non essere riuscito a mostrare anche in Italia di cosa è capace, come ammesso in un’intervista rilasciata a Sky Sport: “Guardo spesso la Serie A. Sono stato al Milan e sì, mi manca il tempo passato lì… Ci penso ogni tanto e mi ricordo il tempo passato“. Che possa essere un messaggio nei confronti del club. Arrivato a 27 anni, il bomber è nel pieno della maturità: che possa trasformarsi in una tentazione per la dirigenza? Difficile, ma non impossibile.