Con o senza qualificazione alla prossima Champions League può cambiare tutto per il Milan: a rischio il futuro non solo del tecnico, ma anche di giocatori e dirigenti.
Inutile nascondersi: il futuro del Milan passa da una grande rimonta in campionato. Vero che le cose iniziano finalmente a tornare sul corretto binario, dopo un periodo difficilissimo. Ma anche se le speranze scudetto sono ormai ridotte al lumicino, se non completamente svanite, serve tenere la testa sul manubrio in Serie A, per raggiungere un obiettivo vitale per il futuro del club: la qualificazione alla prossima Champions League, che garantirebbe continuità tecnica e liquidità sul mercato.
Impossibile negarlo: qualificarsi alla prossima Champions passando per una clamorosa vittoria nell’attuale torneo europeo è una speranza difficile da coltivare. Superato il Tottenham, sarà comunque complicato riuscire ad arrivare al successo finale superando altre grandi squadre europee, oggi più forti, come il City, il Real, il Bayern o il PSG.
Urge quindi continuare con grande serietà a correre in campionato, per non rischiare di rendere complicato il futuro societario e mettere a repentaglio il progetto che stanno portando avanti Cardinale e Maldini. Se non dovesse infatti esserci qualificazione in Champions, in estate ci sarà una rivoluzione, e non coinvolgerà solo l’attuale tecnico, ma anche diversi giocatori e, forse, qualche dirigente…
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Senza Champions cambia tutto: ecco chi andrà via
Cosa accadrà un caso di mancata Champions? A ricostruire il quadro ci ha pensato la Gazzetta, con un approfondimento per fare il punto della situazione. In primis, è molto probabile che senza qualificazione Pioli possa essere messo alla porta. Il salto all’indietro sarebbe infatti troppo grande per poter essere digerito. Ma a pagare, con lui, potrebbe essere anche Paolo Maldini, altro responsabile di un’involuzione passata, inevitabilmente, anche da un mercato molto negativo.
E a proposito di mercato, è ovvio che le cose cambierebbero in maniera evidente con o senza i fondi derivanti dalla qualificazione in Champions. Se è certo che non arriverebbero, in questo caso, acquisti top nella prossima stagione, è altrettanto probabile che anche gli attuali big in rosa potrebbero essere sacrificati, o addirittura potrebbero chiedere di cambiare aria per inseguire i propri sogni.
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Ovviamente il primo nome in questo senso è quello di Leao, che d’altronde sarebbe difficile da convincere anche con la certezza della principale coppa europea, viste le difficoltà di un rinnovo che stenta a decollare. Ma chissà che con lui non possa a quel punto scegliere di cambiare aria anche qualcun altro, come Theo Hernandez. Una svolta sostenibile che significherebbe, automaticamente, anche un ridimensionamento. Almeno sulla carta, visto poi quanto successo quest’anno a Napoli.