Fiducia al tecnico Stefano Pioli, ma proprio lui deve ora sistemare le cose: ecco chi supporta l’allenatore emiliano.
Cambiare strada subito o attendere? Per fortuna il dilemma non riguarda seriamente i tifosi che hanno sì una loro opinione ma sono anche milioni sparsi per il mondo. Alla fine, sceglierà la società che almeno per adesso, continua a dar fiducia al tecnico, Stefano Pioli. E dire che solo qualche mese fa, prima della sosta per i Mondiali, nessuno avrebbe immaginato di dover fare questi discorsi, mentre piuttosto ci si sarebbe aspettati un inseguimento almeno più serrato alla prima della classe.
Ed invece il Milan fa fatica ed è andato anche via il primo obiettivo, la Supercoppa. Con essa, sta per andare via definitivamente anche l’altro obiettivo principale, ossia il doppio scudetto, con il Napoli sempre più lontano e troppe contendenti nel giro di pochi punti. Per quello, ci vorrebbe effettivamente un miracolo.
Pioli non si privi di uno dei calciatori migliori
La fiducia però, non deve mancare, anche perché un allenatore è sempre per antonomasia, solo contro il giudizio di tutti e soprattutto, spesso il primo a pagare. Fortuna quindi per l’ex calciatore di Parma e Fiorentina, che c’è il Corriere della Sera, a calmare almeno per adesso ed in suo favore, le acque. A proposito delle sconfitte che stanno facendo molto male a morale e classifica per i rossoneri, ecco infatti come titola il famoso quotidiano: “Milan, fiducia a Pioli: nessuna rivoluzione. Leao, il volto della crisi che va risolta in fretta”.
Niente mezzi termini, fiducia all’allenatore. Sembrerebbe la strada meno tortuosa da seguire, almeno secondo il CorSera, che giustamente però, mette anche l’accento su un fattore non irrilevante. Le due panchine consecutive di Leao sono un argomento su cui capirne di più. Lo stesso quotidiano, parla poi all’interno anche di un possibile incontro del portoghese a febbraio, con la dirigenza perché a quanto pare, il problema sarebbe il mancato rinnovo.
E che vada risolta in fretta la vicenda lo hanno capito tutti, anche perché proprio l’esterno d’attacco è stato uno dei pochi a salvarsi all’interno delle pagelle del derby, ma è entrato solo a poco più di mezz’ora dalla fine. Insomma, la strada è facile. Che sia per motivi tattici o per scelta della dirigenza, l’allenatore dovrà tentare una mediazione al più presto, perché in questo momento forse non è indicato tenere il classe ’99 in panchina.
Il successo contro il Torino, arrivato anche con qualche sofferenza di troppo, è di certo un primo passo per la “rinascita” rossonera, per un girone di ritorno che Ibra e compagni dovranno giocare con il piede sull’acceleratore.