Dopo averlo relegato in panchina per due partite consecutive, Pioli ha preso una decisione importante su Rafael Leao: adesso cambia tutto.
Il Milan prova a scuotersi. Dopo le umiliazioni delle ultime settimane e la bruciante sconfitta nel derby, Pioli è pronto a rivoluzionare ancora una volta la sua squadra, sia tatticamente che negli interpreti. A partire da Rafael Leao. Relegato in panchina nelle ultime due sfide, almeno dal primo minuto, il portoghese potrebbe finalmente tornare in campo. Il tecnico starebbe pensando di dargli infatti un’altra possibilità, ma a modo suo…
Scordiamoci per ora il Rafa ala sinistra in un 4-2-3-1. Stando a quanto trapela da Milanello, Pioli avrebbe intenzione di confermare anche con il Torino la difesa a 3. Escludendo un rocambolesco esperimento di 3-4-3, che lascerebbe ancora più sguarnita una difesa in questo momento fragilissima, sembra evidente che le uniche soluzioni portino a un 3-5-2 o a un 3-4-1-2/2-1.
Cosa vuol dire questo? Che di non ci sarà più spazio per ali vere e proprie. Se Leao vuole tornare in campo dovrà quindi riciclarsi in un ruolo diverso da quello in cui ha brillato negli ultimi anni, magari rispolverando un vecchio ruolo già ricoperto in un’altra fase della sua carriera.
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Nuovo ruolo per Rafa: l’ultima idea di Pioli
In questo momento, Pioli le sta provando davvero tutte per scuotere la sua squadra. Dopo aver riproposto Messias nel ruolo di mezzala, adesso starebbe davvero accarezzando l’idea di portare nuovamente Leao in un ruolo in cui in passato ha già giocato, con risultati interessanti.
Non potendolo azzardare in altre zone del campo, il tecnico starebbe immaginando un Leao nuovamente prima punta. D’altronde, in passato ha già giocato da attaccante centrale, e non solo al Lille. Già in rossonero ha ricoperto quel ruolo per ben 40 volte, tra il 2019/20 e la stagione successiva. Il risultato? 8 gol, 3 assist e rendimento altalenante, non paragonabile a quello sulla fascia (23 gol e 21 assist in 69 partite). Ma, va detto, era un altro Leao, ancora acerbo e molto meno adattato al nostro calcio.
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Tra l’altro, era andata meglio da prima punta la sua esperienza al Lille. In Francia aveva giocato come attaccante per 19 volte, realizzando 7 gol e 2 assist. Che possa essere questa la svolta per cercare di ridargli fiducia e farlo tornare il giocatore famelico e determinante che aveva trascinato il Milan lo scorso anno e che aveva dimostrato anche in questa stagione di poter fare la differenza?