Continuano le difficoltà in casa Milan. Il momento è estremamente delicato. La sconfitta nel derby di Supercoppa fa malissimo all’intero ambiente, ma forse ancor peggio è il cammino deficitario in campionato dell’ultimo periodo. Allontanarsi così tanto dalla vetta, con la prospettiva di vedere immediatamente scucito dal petto il tricolore, non era nei piani dei tifosi, e nemmeno di alcuni dirigenti. A peggiorare la situazione, un mercato che stenta in decollare e che non dovrebbe regalare grandi soddisfazioni negli ultimi giorni, a causa delle limitazioni imposte dalla società. Dei paletti che adesso iniziano a creare problemi non solo ai tifosi, ma allo stesso Paolo Maldini.
Per quanto possano esserci responsabilità da parte dei giocatori e del tecnico Pioli, un uomo di campo navigato come l’ex capitano sa bene che quanto fatto nella scorsa stagione, se non ha del miracoloso, quanto meno si avvicina a una vera e propria impresa. Il Milan scudettato non era infatti la squadra più forte del campionato, e se si è imposta è stato soprattutto per la quadratura trovata dal tecnico e per la fame dimostrata da giocatori comunque di talento.
In questa stagione le vere difficoltà sono nate per il fallimento, almeno attuale, dei più grandi investimenti di mercato, De Ketelaere in primis. Un affare sbagliato che sta costando caro ai rossoneri, forse anche oltre le difficoltà di classifica. Se in questa sessione invernale il portafoglio è rimasto chiuso, infatti, probabilmente la motivazione è anche da ricercare nella necessità di rivalutare il parco giocatori già a disposizione di Pioli. Ma questo a Maldini non basta, e lo avrebbe fatto presente alla società dopo l’incredibile veto ricevuto per poter affondare sulla più ghiotta occasione di mercato di questo inverno.
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Non è un segreto che negli ultimi giorni il Milan abbia accarezzato l’idea di portare a casa Nicolò Zanioli, talento scuola Inter che negli ultimi anni si è imposto alla Roma, frenato solo da qualche infortunio di troppo. Per Maldini e Massara, sarebbe stato l’innesto ideale per garantire a Pioli il salto di qualità in un ruolo, quello dell’ala destra, che ancora oggi stenta a trovare un titolare davvero affidabile.
Viste le pretese della Roma, che non lo avrebbe comunque fatto partire per una somma considerata inadeguata, sarebbe servito un sacrificio per poter arrivare al calciatore, che aveva comunque già dato grande disponibilità a trasferirsi a Milano. Quel sacrificio però, stando a quanto riferito da Tuttosport, non è stato approvato dalla società. Niente via libera e affare sfumato. Una situazione che, a quanto trapela, avrebbe portato grande disagio e frustrazione nel direttore dell’area tecnica.
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Tre i nodi che hanno portato al no di Cardinale: i dubbi sulla tenuta fisica di Zaniolo, i dubbi sul suo carattere e ovviamente anche un freno di natura economica. A nulla sarebbe servito il tentativo dello stesso Maldini e di Ibra di farsi garante per il calciatore. Il numero uno ha posto il veto sull’operazione, creando una situazione di tensione palpabile. La speranza è che questi problemi non finiscano per influire anche sulla squadra. Perché di tutto avrebbe bisogno il Milan, adesso, meno che di una situazione di tensione.
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